martedì 30 agosto 2011

Quando dico che mi piace la solitudine, non è necessariamente vero che odi la compagnia, o che voglia allontanare tutti. E' una questione di sfumature. Amo quei pomeriggi inaspettati di Settembre in cui si parla di "come ti vedo", e il vento a riempire i silenzi in cui cerchiamo le parole più appropriate, quelle che vorrebbero uscire senza farsi notare troppo. Amo le serate tra amici dove si ride e il giorno dopo si ride ancora, quasi a voler prolungare il tutto. Amo le persone che mi si avvicinano senza pretese, così belle, che fatico a staccare gli occhi da ciò che non vedo, da ciò che hanno in loro, ed è bello proprio perchè non lo si vede nella sua totalità. Amo le vie appena illuminate, mentre torno a casa e ogni passo è un pensiero. Non amo parlare, non amo il suono della mia voce. Amo sparire, per poi ricomparire, e la gente lo detesta.
Ma non sparisco, sono sempre qui, anche se non ci sono.

1 commento:

  1. Io ho un buon rapporto con la solitudine, tanto che ho smesso d sentire cosa la gente diceva quando mi allontanavo dalla folla...
    Lo star soli non è sintomo di negatività, anzi credo che chi sappia star bene solo con se stesso riesca ancor meglio a star poi con altra gente.
    Ciò non toglie nulla alla compagnia, non rinuncerei mai al caos. Equilibrio, si tratta di equilibrio sì.
    Mi piace il silenzio delle mie parole, ma mi piacciono anche le mie stesse urla, che seppur di rado, si fanno sentire.
    Non si può sparire troppo facilmente ahimé...

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